Vorrei – E.Evtusenko


Vorrei Vorrei nascere in tutti i paesi, perchè la terra stessa, come anguria, compartisse per me il suo segreto, e essere tutti i pesci in tutti gli oceani e tutti i cani nelle strade del mondo. Non voglio inchinarmi davanti a nessun dio, la parte non voglio recitare di un hippy ortodosso, ma vorrei tuffarmi…

Neve Profonda – E.Evtusenko


Corro con gli sci sulla neve candida. Corro e penso: nella vita io che posso? Mi esamino, mi affliggo, ricordo. Che cosa so? Proprio niente. Corro con gli sci sulla neve candida. Nella bella città c’è piazza Nogin. Ora da qui la vedo. C’è una ragazza là che vive sola Non è mia moglie. E…

Non t’amo più – E.Evtusenko


Non t’amo più…E’ un finale banale. Banale come la vita, banale come la morte. Spezzerò la corda di questa crudele romanza, farò a pezzi la chitarra: ancora la commedia perchè recitare! Al cucciolo soltanto, a questop mostriciattolo peloso, non è dato capire perchè ti dai tanta pena e perchè io faccio altrettanto. Lo lascio entrare…

L’assessore assassino e la pazzia di Evgheniij


Altre due poesiole di Stefano Benni. Sono molto affezionata a questo libro, si vede. L’autore architetta uno scherzo, una burla letteraria: finge, come vi sarete accorti nell’articolo precedente, di tradurre componimenti di celebri poeti, facendo molta attenzione a rimanere fedele al loro stile e alla loro poetica. Esperimento geniale a dir poco. E scherzo ben…

Evgenji Entusenko – da Poesie


Krokodil, 1926, n.8, Lungo un aspro cammino. (campagna contro l’alcolismo) Quando passa la sbornia come la coscienza si fa severa nei nostri confronti, quando nella confidenza del vicino di tavola non ci accorgiamo dell’insinuarsi di un nemico. Ma è terribile non credere a nessuno e, nel continuo sforzo della vigilanza, attribuire progetti tenebrosi alla ribellione…

A Bella Achmadulina – Evtušenko


Ecco che mi sta capitando: un vecchio amico non mi frequenta più, e vengono in ozioso disordine persone diverse, ma non quelle. E lui se ne va da qualche parte, non con chi dovrebbe e anche lui lo capisce. Il nostro diverbio è senza perchè e ci tortura tutti e due. Ecco che mi sta…

Così la Piaf usciva dalla scena – Evtušenko


C’era a Parigi, c’era una sala e davanti alla sala qualcuno motteggiava, volteggiando col sedere, avendo coi suoi salti calpestato l’arte per un’ora… Era solo un proemio per la Piaf. Ed ecco entrò, fino al fanatismo simile a un rozzo idolo, come se, sbagliando porta, in uno sketch allegro entrasse una tragedia stanca. E, sulle…

Arrivederci, bandiera rossa – Evtušenko


  Arrivederci, bandiera rossa – dal Cremlino scivolata giù Non come ti innalzasti, agile, lacera, fiera, sotto il nostro esecrare sul fumante Reichstag, sebbene pure allora intorno all’asta, truffa si attuasse. Arrivederci bandiera rossa… Eri metà sorella, metà nemica. Eri in trincea speranza unanime d’Europa, ma tu di rosso schermo recingevi il Gulag e sciagurati…