Letteratura erotica Boris Vian


dal numero 2 di Satisfiction Cosa si prefigge ogni autore di romanzi? Offrire al pubblico una distrazione? Forse. Interessare il pubblico? Far soldi? Anche, forse, ma per questo c’è un solo modo: interessare il pubblico. Diventare famoso? Assurgere all’immortalità? Farsi un nome? Sempre lo stesso problema, che si interessi beninteso c’è una soluzione piuttosto facile:…

Conseguenze


Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevedere tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero. (Da Cecità di Josè Saramago, Einaudi)

Quelli di oggi…quelli di ieri


Vedo grandi folle avanzare nel cammino aperto da Yarince e dai guerrieri, quelli di oggi, quelli di allora. Nessuno sarà padrone di questo corpo di laghi e vulcani di questa mescolanza di razze, di questa storia di lance; di questo popolo amante del mais, delle feste al chiaro di luna; del popolo dei canti e…

Dacia Maraini – L’arte di amare


Oggi vi propongo una lunga poesia, dura e commovente. Un grido lanciato negli anni 70 (la poesia come la raccolta Donne mie sono datate 1974) da Dacia Maraini. Un affresco di una società condizionata prepotentemente da logiche sessiste e a favore del potere maschile, in cui il ruolo della donna è relegato esclusivamente all’ambito familiare,…

La rivale – Sylvia Plath


Se la luna sorridesse, ti somiglierebbe. Lasci la stessa impressione di una grande bellezza, ma annientatrice. Siete tutte e due grandi accaparratrici di luce. La sua bocca ad O piange per il mondo; la tua testa resta immutata, e il tuo primo dono è di trasformare in pietra ogni cosa. Mi sveglio a un mausoleo;…

Qualcosa che…non so!


E’ così bello non avere legami! Sono solitaria come l’erba. Che cos’è che mi manca? lo troverò mai, questo qualcosa che non so? (Sylvia Plath, Tre donne)

Polissena e Pantoo- Christa Wolf


Polissena… Che costruii la mia carriera sulla tua esclusione; che tu non eri peggiore di me, nè meno adatta: ho voluto dirtelo prima che ti trascinassero via, vittima da macello, come me ora. Polissena: se avessimo scambiato le nostre vite: le nostri morti sarebbero state le stesse. E’ una consolazione? Hai avuto bisogno di consolazione?…

Christa Wolf – La prova del dolore


Faccio la prova del dolore. Come il medico punge un arto per verificare se è insensibile, così io pungo la memoria. Prima che moriamo, può darsi che muoia il dolore. Se così fosse, questo sarebbe da raccontare, ma a chi? Qui nessuno, se non quelli che moriranno con me, parla la mia lingua. Faccio la…

Jacques Prevert – Tre poesie


Canzone del carceriere Dove vai bel carceriere con quella chiave macchiata di sangue vado a liberare la mia amata se sono ancora in tempo l’avevo chiusa dentro teneramente crudelmente nella cella del mio desiderio nel più profondo del mio tormento nelle menzogne dell’avvenire nelle sciocchezze del giuramento voglio liberarla voglio che sia libera e anche…

Sono quella che sono – Jacques Prevert


Sono quella che sono sono fatta così se ho voglia di ridere rido come una matta amo colui che m’ama non è colpa mia se non è sempre quello per cui faccio follie sono quella che sono sono fatta così che volete ancora da me Sono fatta per piacere non c’è niente da fare troppo…

Ariel – Sylvia Plath


Stasi nel buio. Poi l’insostanziale azzurro riversarsi di altura e lontananze. Leonessa di Dio, come ci compenetriamo, perno di talloni e ginocchia!- Il solco si fende e passa, fratello all’arco bruno del collo che non posso afferrare, bacche occhi-di-negro gettano scuri uncini- nere boccate dolci di sangue, ombre. Qualcos’altro mi solleva per l’aria- Cosce, criniera;…

Il mistero femminile


Da Simone De Beauvoir, Il secondo sesso, Il saggiatore, 1949 (Parte III, Miti) Non c’è niente di mitico nell’esperienza che scopre le qualità voluttuose della carne femminile nè si passa al mito quando si tenta di esprimerle mediante confronti con i fiori o le pietre. Ma dire che la Donna è la Carne, dire che…

Il cubo di (K)Rub(r)ik


Alice: Milioni di anni di evoluzione, vero? Vero? Mentre gli uomini si preoccupano di infilarlo dovunque possono, le donne devono solo pensare alla stabilità della famiglia, alla fedeltà coniugale e a chissà quali altre cazzate. Bill: Un concetto troppo semplificato, Alice, ma di sicuro è qualcosa del genere. Alice: Se invece voi uomini solo sapeste……